Montessori in Famiglia

con Daniela Scandurra

Spesso i genitori con cui entro quotidianamente in contatto mi chiedono quali materiali montessoriani possono proporre in casa, per “stimolare” i loro bambini a sentirsi competenti o per permettergli di apprendere rapidamente a leggere, scrivere, far di conto, credendo erroneamente che mettere in pratica Montessori con i propri figli significhi proporre i materiali, così come avviene in aula.

Niente di più sbagliato!

Sia a casa che a scuola.

Per quanto Maria Montessori gli riconosca un ruolo importante, l’essenziale, nella sua visione educativa, non è il materiale.

Devi sapere che Maria Montessori riteneva che l’utilizzo del materiale da lei creato dovesse essere appannaggio solo dell’insegnante, e non del genitore.  Era fermamente convinta, invece, che

il bisogno delle mamme e dei papà fosse quello di comprendere, quanto più possibile, lo sviluppo psichico del bambino.

I genitori, per la Dottoressa, hanno necessità di essere adeguatamente sensibilizzati ai bisogni dei loro bambini, per poter assumere un comportamento e uno stile educativo coerenti.

QUESTA E’ L’ESSENZA DELL’EDUCAZIONE MONTESSORI!

Sarò sincera. Sono molto preoccupata della deriva “modaiola” che sta assumendo Montessori nel nostro Paese. Una deriva che rischia di fare tanto male a genitori e bambini.

Perché ci fa perdere di vista il bambino!

“Le ho anche comprato la learning tower per coinvolgerla nella preparazione della cena più montessoriana di così!” mi ha detto l’altro giorno una mamma che non riusciva a capire come mai, nonostante si fosse prodigata per organizzare la casa in “stile Montessori”, la sua bambina di 22 mesi non degnava di uno sguardo quegli oggetti “montessoriani” messi a disposizione per lei, ma continuava a chiederle di stare in braccio.

Non riusciva a fare proprio niente!

Neanche preparare un “boccone” per cena.

Dopo una giornata trascorsa al nido, l’unica richiesta della sua bambina era di starle vicino, a stretto contatto, come a recuperare il tempo “perso”. Non c’era verso di farle cambiare idea!

In braccio e solo in braccio!

 “Segui la tua bambina, lei sa”le ho detto, offrendole quel monito di Maria Montessori che ci sollecita a un nuovo tipo di relazione da instaurare con i nostri figli. Una relazione fondata su una profonda conoscenza di chi sono veramente i bambini, ma anche sulla consapevolezza che, per aiutare il loro sviluppo e non intralciarlo, è necessario lavorare molto su noi stessi, “depurarci” da atteggiamenti educativi cristallizzati – e anche Montessori lo può diventare se lo consideriamo un metodo, l’approccio “alternativo” che può “salvarci” dai momenti di crisi con i nostri figli!

Prima ancora di una casa “a misura di bambino” c’è il bambino con la sua storia, con i suoi desideri, con i suoi bisogni.  

Come scrive la stessa Dottoressa, Montessori non è un metodo, bensì

“un aiuto affinchè la personalità umana possa conquistare la sua indipendenza (…). È la personalità umana e non un metodo di educazione che bisogna considerare: è la difesa del bambino, il riconoscimento scientifico della sua natura, la proclamazione sociale dei suoi diritti”.

Cara mamma e caro papà che mi leggi, l’essenziale non è il materiale.

Montessori è un modo di comprendere il tuo bambino. E per comprenderlo è necessario osservarlo, osservare il suo comportamento in modo continuo, partecipe, rispettoso ed essere disponibili a trasformarsi, divenendo “nuovi” adulti, persone capaci di una relazione garbata, delicata e rispettosa con quel bambino, il nostro bambino.

Sta qui la promessa di un’umanità migliore.

Nell’essere in grado di “guardare” al bambino, in modo che questo provochi in noi una “conversione” del nostro atteggiamento, a suo favore e in un periodo della vita che determinerà la qualità di tutta la sua esistenza.

Non dimenticarlo, dall’infanzia ci si passa solo una volta.

Quello che i nostri bambini pensano, provano, sperimentano e vivono in questa prima fase della loro esistenza è l’unico e fondamentale indicatore di ciò che sarà il resto della loro vita.

“Ciò che avviene nell’infanzia” diceva Maria Montessori “rimane stampato nell’anima umana” (Maria Montessori, Creative development in the child).

Applicare i principi montessoriani in famiglia significa fare proprie queste consapevolezze.

Per mettere in atto un cambiamento che ci consenta di intraprendere un percorso di consapevolezza dell’essere genitori può essere utile incontrarsi con altri genitori che abbiano lo stesso desiderio di cambiamento.

Proprio per questo, nel 2016 nasce il mio progetto di SCUOLA GENITORI secondo l’approccio montessoriano, un progetto rivolto a quei genitori che desiderano trovare, alla luce del Modello montessoriano, un modo giusto e consapevole di entrare in una RELAZIONE più efficace con i propri figli e fare le giuste scelte educative.

Vai al link https://danielascandurra.com per saperne di più

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