L’insegnante

Con ogni evidenza già appare il nuovo ruolo dell’insegnante, che assume una figura di aiuto e facilitazione, di organizzatore e osservatore della vita psichica e culturale del bambino.Ciò richiede momenti prolungati durante i quali l’insegnante possa svolgere le attività di preparazione dei materiali, di organizzazione e cura degli spazi e di lavoro creativo per la costruzione di strumenti di cultura necessari alle attività autoeducative degli alunni.Tempi e momenti difficilmente quantificabili, ma che danno la misura di un diverso impegno e di una diversa funzione dell’insegnante.

I caratteri dell’insegnante montessoriano

Se lo spontaneo processo di autoapprendimento del bambino deve essere aiutato e rispettato, l’azione dell’insegnante perde il carattere di centralità, sia come soggetto di ‘docenza’ che come soggetto di controllo.Egli non impone, né dispone, né impedisce, ma propone, predispone, stimola ed orienta. E, soprattutto egli stesso si esercita in:

  • la capacità di osservazione dei bambini e delle interazioni tra essi e l’ambiente;
  • l’analisi e l’utilizzo del materiale di sviluppo, il quale è sempre aperto a nuove e sorprendenti novità;
  • il rispetto dei tempi e ritmi di apprendimento sempre collegato alle differenze e alle variabili individuali;
  • il rispetto delle libere scelte del bambino quale presupposto di un ambiente psico-sociale calmo, tranquillo, pacifico;
  • la misura dell’intervento diretto limitato all’essenziale e al necessario affinché non sia disturbato il lavoro individuale;
  • la preparazione attenta delle attività in vista del lavoro autoeducativo del bambino;
  • il ricorso alla didattica della lezione collettiva solo nelle occasioni necessarie e con quel carattere di ‘grandiosità’ e ‘solennità’ raccomandato da Maria Montessori riferendosi in particolare al grado della scuola elementare.

I caratteri dell’insegnante elementare hanno una particolarissima specificità e identità che non possono essere né sostituite né vicariate dalle altre comuni figure di ‘docenti’. Mentre l’insegnante montessoriano, sacrificando il proprio patrimonio ideale e scientifico, può adattarsi alla scuola comune, l’insegnante comune, per quanto ricco di entusiasmo e buona volontà, non può esercitare la funzione di un maestro montessoriano.Ciò non riguarda soltanto il processo stesso di formazione professionale, così lungo e impegnativo per un insegnante montessoriano; riguarda la visione scientifica del bambino e del suo sviluppo, l’idea non scolastica con cui è immaginato e, dunque, la funzione stessa dell’educazione e della scuola.Ciò è riconosciuto anche dalla norma giuridica la quale prevede che la sostituzione di un insegnante montessoriano avvenga mediante la nomina di un supplente montessoriano. A tale riguardo occorre esaminare ogni possibilità affinché il supplente venga nominato anche da altre graduatorie (di circoli diversi) e sia adeguatamente informato e responsabilizzato circa il particolare compito che sta per assumere.Per questo aspetto i dirigenti e i colleghi assumono anche essi un peculiare impegno di guida e orientamento.

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